Essendo ormai partita la stagione dei funghi ipogei, in particolare in queste settimane quella dei prugnoli, nei giorni scorsi sono pervenute agli uffici e ai rappresentanti dell’Unione Appennino diverse domande in relazione all’attività di raccolta. In particolare se tale attività rientri tra quelle consentite a partire da lunedì scorso, 4 maggio, in relazione alla Fase 2 dell’emergenza coronavirus.
“Su questo aspetto – spiega l’Assessore alla forestazione dell’Unione e Vicesindaco di Vetto, Aronne Ruffini – abbiamo interpellato la Regione, che ci ha confermato come l’attività di raccolta dei funghi sia possibile, ma con le stesse indicazioni per le altre attività all’aperto, ovvero con la dovuta attenzione al mantenimento delle distanze interpersonali. Ovviamente poi l’attività è regolata come d’abitudine dal possesso del tesserino per la raccolta”.
Nel dettaglio, la Regione ha comunicato che “lo spostamento per motivi di attività motoria (tra cui rientra senz’altro anche l’attività della raccolta funghi al pari di qualsiasi passeggiata all’aria aperta) è consentito in Emilia Romagna nel limite del territorio provinciale ed in forma individuale. Pertanto si ritiene che tale attività di raccolta funghi al momento sia possibile in forma individuale nei limiti dello lo spostamento all’interno della provincia”. Essendo chiusi i bar e diversi altri esercizi in cui abitualmente è possibile sottoscrivere i tesserini, chi ne fosse sprovvisto può farlo direttamente on line, sul sito www.geoticket.it. Altre informazioni sono disponibili sul sito del Consorzio Alto Appennino Reggiano (www.altoappenninoreggiano.it), che dietro convenzione siglata con l’Unione Appennino e il Parco nazionale gestisce la raccolta dei frutti del sottobosco.
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