Si è spento, all’ospedale di Castelnovo Monti la sera di venerdì della scorsa settimana, Franco Giorgini. Era nato a Villa Minozzo ed aveva appena compiuto, il 31 gennaio, 78 anni.
Personaggio ben noto per il grande impegno, che ha sempre profuso in ogni iniziativa a favore della collettività; ha vissuto gran parte della sua vita a Cerredolo di Toano, ma era ben noto di là da questi limitati confini. Da anni ormai risiedeva a Morsiano di Villa Minozzo a Case Rossi.
Uomo dai molteplici interessi, non c’è stata una iniziativa importante che non abbia visto la sua partecipazione attiva. A Cerredolo nel ‘72 fu fondatore, con altri, del Gruppo Alpini; nel ’92 della Protezione Civile. Fu attivo nella fondazione del primo gruppo Avis, sempre a Cerredolo, e ne promosse il gemellaggio con quello di Nova Milanese. Si adoperò per istituire il Sentiero degli Alpini alla Madonna del Buon Consiglio; fu attivo nella Compagnia Folcloristica Cerredolese, della quale fu apprezzato Maggiarino.
Non minore fu l’impegno che prodigò nella Croce Rossa di Toano, fin dalla sua fondazione nel 1988: aveva, infatti, la matricola numero 49. Ne fu un Volontario costante nella fedeltà ai turni di servizio, fin quando la malattia non glielo consentì più.
Ma di Franco, quando si dice impegno, si parla anche e soprattutto di lavoro, di sudore, di maniche rimboccate. Non si è mai tirato indietro quando vedeva una necessità, specialmente se questa toccava chi era vittima di catastrofi come terremoti ed alluvioni. Partecipò a diversi interventi, sia come Protezione Civile con gli Alpini, sia come Volontario di Croce Rossa. Pronto a correre dove il bisogno della gente chiamava. Terremoti e alluvioni lo hanno visto sempre al lavoro con una generosità che non frapponeva indugi: se è necessario si va, non si discute, non ci sono se e ma!
Di lui si può ben affermare che, ogni sua azione in favore degli altri o della collettività, era fatta esclusivamente per dare aiuto e solidarietà, mai per farsi vedere o per emergere e primeggiare.
Franco, vorremmo proprio che il tuo impegno, come il testimone nella staffetta, passasse nelle mani di altri, di qualche giovane che, spronato dal tuo esempio, sappia – come te – dedicare parte del suo tempo agli altri: con la semplicità, la spontaneità e l’umiltà, che tu ci hai mostrato.
Ci stringiamo a tua moglie Brunetta, a tua figlia Patrizia, in un abbraccio che vuole essere loro di conforto, ma nello stesso tempo di riconoscenza per averci regalato il loro marito e papà tante, tante volte.
Franco, ci mancherai, ci mancherai tanto. Ciao!
Mario Ferrari
(Commissario del comitato
locale Cri di Toano)
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