Cari concittadini,
In questi giorni arriverà alle vostre famiglie il saldo Tares per l’anno 2013. Ci teniamo a precisarlo ,perchè lo abbiamo sostenuto anche in sede di approvazione di bilancio di previsione 2013: riteniamo la Tares una tassa sbagliata, almeno in parte. Il principio può essere condivisibile : la tassa non è più calcolata solo sulla superficie in metri quadrati, ma anche sul numero degli occupanti. Il problema della Tares è che non si fanno distinzioni tra zone e zone: a parità di superficie, è evidente che un esercizio commerciale (un bar, ad esempio) situato in centro a Reggio Emilia fattura ben di più di un esercizio similare situato in un Comune montano. Nei nostri Comuni le attività fanno fatica, anche in periodi economici floridi, a sopravvivere…. Figuriamoci di questi tempi, con una pesante crisi economica. Anche sul discorso del numero degli occupanti ci sarebbero da fare degli approfondimenti: una famiglia con due o tre figli pagherà una Tares più alta, rispetto a una famiglia con uno o due componenti, ma siamo sicuri che la situazione reddituale sia migliore nella famiglia con due o tre figli? Se fosse rimasta la vecchia Tarsu, il Comune di Toano avrebbe applicato un aumento, a tutti gli utenti, di poco oltre il 5%. Non poco, d’accordo, ma con la Tares avremo utenti che pagheranno un 30% in meno rispetto al 2012, ma altri che purtroppo pagheranno addirittura il doppio e oltre di quello che pagavano fino allo scorso anno! Il nostro Comune, pur con le mani legate ( perchè anche la Tares, come l’Imu, è stata decisa dallo Stato, che non ha lasciato ai Comuni grossi margini di manovra) ha cercato di mantenere e introdurre dei correttivi: abbiamo ad esempio previsto riduzioni minori per chi, rispetto alla vecchia Tarsu, pagherà di meno, in modo da ridimensionare gli aumenti per chi invece, rispetto alla Tarsu, pagherà molto di più . Sono state mantenute riduzioni e esenzioni per famiglie con tre figli e oltre , per le famiglie che hanno al loro interno invalidi civili o diversamente abili, per le persone anziane sole ( in tutti questi casi considerando sempre, comunque, la situazione reddituale Isee ). Sono ancora previste le riduzioni per chi si trova a grande distanza dai cassonetti , e per la prima volta è stato introdotto un incentivo per chi si munirà di compostiera ( con l’obiettivo , fissato già diversi anni fa, di aumentare la raccolta differenziata e ridurre la produzione di rifiuto indifferenziato – vedasi a tal proposito l’avvio del nuovo sistema di raccolta stradale capillarizzata) . Non dimentichiamoci mai del principio in base al quale l’aumento della raccolta differenziata può portare a una diminuzione dei costi di smaltimento dei rifiuti , quindi a un beneficio economico per tutti i cittadini, e a un minor ricorso a discariche e inceneritori, quindi con meno problemi ambientali. Ma torniamo alla Tares: dicevamo prima che si tratta di una tassa appioppata ai Comuni, ma decisa dallo Stato, e con una parte della stessa (i 30 centesimi di euro a metro quadrato) che vengono introitati direttamente dallo Stato. Purtroppo, è nostra opinione, lo Stato non perde il “vizietto “ introdotto con l’Imu : I Comuni devono fare da esattori per lo Stato, e quindi spesso subiscono le ire dei cittadini, e non possono pienamente disporre delle somme che i nostri cittadini, a fatica, versano. Siamo davvero ben lontani da un moderno e intelligente federalismo fiscale. Anche per il 2014 le previsioni non sono rosee: a parte la “giungla “ di nomi ( TRISE, TARI, TASI…. ) , l’applicazione di queste nuove tasse è ancora tutta da capire. Pagheremo di meno o di più rispetto al 2013? Quanto realmente rimarrà nella disponibilità dei Comuni, e quindi dei cittadini? C’è un principio ,secondo noi fondamentale, che lo Stato italiano spesso fa fatica a capire: sono i Comuni il primo “front office” dei cittadini. Sono i Comuni che, con la loro presenza sul territorio, possono dare risposte molto più veloci, rispetto a quelle di altri Enti, alle popolazioni che li abitano. Sono i Comuni che hanno il polso della situazione su cittadini e territorio. Il federalismo, non ci stancheremo mai di ripeterlo, va attuato veramente. Dando più spazio e autonomia ai Comuni, riusciremo probabilmente a migliorare i servizi ai cittadini, a ridurre la burocrazia, e forse ( cosa che tutti auspichiamo ) a gestire meglio e più efficientemente le nostre risorse.
Il Sindaco
Lombardi Michele
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