Domenica 5 agosto si terrà a Codesino di Toano l’ormai tradizionale celebrazione della “Festa dell’accoglienza”, in ricordo dell’ospitalità che le frazioni della valle del Dolo con slancio generoso offrirono ai cittadini toanesi in fuga dalle loro case, date alle fiamme dalle truppe naziste il 5 agosto del 1944.
Bruciò il paese, la Pieve matildica di Castello, che aveva attraversato indenne quasi mille anni di storia; bruciò anche l’oratorio di S. Anna. I cittadini sgomenti con le loro cose fuggirono verso le frazioni di Rondaneta, Rondanello, Frale, Codesino e le varie abitazioni sparse nella vallata, portandosi appresso anche il bestiame. Le case, le stalle, i fienili si riempirono di gente spaurita, che trovò un’accoglienza rimasta indelebile nel ricordo per gli episodi di altruismo e per lo spontaneo mettere in comune quello che si aveva.
A Codesino si celebra e si vuol mantenere vivo il ricordo di quell’ospitalità che gli abitanti della valle seppero dare con generoso altruismo in quella tragica occasione.
Anche quest’anno il raduno è previsto dalle ore 16,30. Alle 17,00 si inizierà la cerimonia con il saluto del sindaco Michele Lombardi e dell’onorevole Vittorio Prodi. Si renderà memoria al cippo, che ricorda l’evento, alla presenza dei labari delle Associazioni d’arma: una celebrazione fatta con modestia, senza pretese di solennità. Seguirà, come le cose semplici di allora, una merenda a base di pane, salame, formaggio e un buon bicchiere di vino. E, soprattutto, condita dal gusto di stare insieme, dal piacere della compagnia e dalla voglia di cantare.
Mario Ferrari Associazione “Amici dei Borghi Toanesi”
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