Il Sentiero Matilde ripercorre i luoghi visitati dalla Contessa Matilde di Canossa durante i suoi viaggi verso la Toscana. Si tratta di una rete di sentieri per trekking e mountain bike che collega le principali località naturalistiche e storiche dell’Appennino Lunigiano, Modenese e Reggiano. Per inoltrarsi nel Sentiero Matilde le stagioni migliori sono senz’altro la primavera, la tarda estate e l’autunno, cercando di evitare i periodi molto piovosi, l’estate piena per le tappe basse e l’inverno per l’alto Appennino.
Le Sette Tappe del Sentiero Matilde
La Quarta Tappa: dal Castello delle Carpinete a Toano
La Quinta Tappa: da Toano a Quara
La Sesta Tappa: da Quara al Ponte di Cadignano e Fontanaluccia-Gazzano
La Settima Tappa: da Gazzano-Fontanaluccia a San Pellegrino in Alpe
Le Sette Tappe del Sentiero Matilde
Prima Tappa
DA CIANO D’ENZA AL CASTELLO DI CANOSSA E CERREDOLO DEI COPPI
Inizia idealmente dalla Stazione Ferroviaria di Ciano d’Enza. In pochi minuti si scende lungo Via Val d’Enza Nord a Vico, villa bassa del paese dove subito si può ammirare una casa-torre secentesca.
Seconda Tappa
DA CERREDOLO DEI COPPI A CASINA
Zona media collina che conduce dalla Val d’Enza, dove si affaccia Canossa, a Casina, centro geografico delle Terre Matildiche. Dal Ristorante Cristofori di Cerredolo dei Coppi si prosegue brevemente lungo l’asfaltata per Casina, per svoltare quasi subito a sinistra giù nel vallone verso Chessi, una casa rurale isolata.
Terza Tappa
DA CASINA A CARPINETI
Possiamo considerarla la tappa delle case-torri, è emozionante fare conoscenza con questi monumenti “minori” della montagna emiliana, edifici a metà tra residenze e castelli che ricordano i piccoli feudatari, le gabelle ed i gabellieri, nonchè le quotidiane lotte per la vita.
La Quarta Tappa: dal Castello delle Carpinete a Toano
Il Castello delle Carpinete svetta a cavallo di una delle più suggestive dorsali dell’Appennino Emiliano, quella che collega il Monte Valestra con il Monte Fosola e la Pietra di Bismantova. Lo si raggiunge in 30 minunti dal centro di Carpineti risalendo l’antica via matildica nel fitto del castagneto. Il Sentiero Matilde prosegue verso sud lungo le pendici del monte Banzola e dopo 1 km scende a sinistra alla Chiesa di S.Pietro. Lungo un’antica mulattiera si prosegue la discesa verso il greto del fiume Secchia, toccando Savognatica, dove la strada svolta a destra e diventa mulattiera in corrispondenza di una bella fontana. Si continua la discesa a metà pendio ed oltrepassato il fosso delle Coste si percorre una carraia fino a Cà Bazzani, presso la borgata I Boschi. Si prosegue in un tratto molto dolce, tra vigneti e coltivi, fino alla comunale asfaltata presso Cogliolla. Lungo una sterrata, in 40 min. si raggiunge il ponte sul fiume Secchia. Oltrepassata la provinciale di fondovalle, inizia la salita in sponda destra, lungo l’antica strada comunale che taglia i coltivi in campo aperto fino a Cavola.
Tempo di Percorrenza Dislivello in Salita Dislivello in discesa Difficoltà
5 ore più le soste
+ 850 m
– 450 m
E
La Quinta Tappa: da Toano a Quara
Dalla Pieve di Santa Maria a Toano si prosegue lungo la carraia in direzione sud all’interno della pineta, a ridosso del crinale boscato. Usciti dalla vegetazione si costeggia a sinistra un fabbricato rurale poi, subito dopo a sinistra e toccare la provinciale Toano-Quara, poche decine di metri prima del bivio per Cavola. Si prosegue scendendo brevemente per una stradina sfaltata in direzione sud-sud est, lasciandola subito per un’evidente mulattiera a destra che scende perpendicolare al versante verso il Dolo. Divenuta carrareccia, entra nel bosco e sbuca su una sterrata in prossimità dell’Oratorio isolato di Prevedelli. Il Sentiero Matilde prosegue in forte discesa e raggiunge Frale, per poi proseguire in carraia per circa 1 km fino alla strada asfaltata Monzone-Macognano. La si tocca per poche centinaia di metri fino al ponte sul Dolo. Siamo quasi alle Sorgenti di Quara, in sinistra Dolo.
Tempo di Percorrenza Dislivello in Salita Dislivello in discesa Difficoltà
3,30 ore più le soste
+ 250 m
– 500 m
T-E
La Sesta Tappa: da Quara al Ponte di Cadignano e Fontanaluccia-Gazzano
Da Quara si prosegue fino al bivio di Castagnola, di qui si prende un’evidente mulattiera che taglia la ripida Costa Val Dolo in direzione sud, superato il fosso del Malpasso, si prosegue fino al borgo di Cadignano in comune di Villa Minozzo. Si scende al torrente Dolo percorrendo lo splendido ponte di Cadignano a schiena d’asino, edificato nel milleseicento e recentemente restauraro, che porta nel modenese, in comune di Frassinoro. Da qui si può fare tappa nel vicino paese di Fontanaluccia.
La Settima Tappa: da Gazzano-Fontanaluccia a San Pellegrino in Alpe
L’itinerario lascia la valle del Dolo ed entra definitivamente nell’Alto Appennino Modenese, riservando paesaggi e caratteristiche naturali tipiche delle quote oltre i 1000 m. S’imbocca il sentiero dalla Chiesa Parrocchiale di Fontanaluccia e si prosegue a destra per prato e poi subito per mulattiera selciata nel castagneto risalendo le pendici di Monte Roncadello. Giunti in quota m.1350 slm, si scende brevemente nell’abitato di Roncadello Sopra da dove una mulattiera prosegue puntando decisamente verso il crinale tosco-emiliano (CAI 599). Superato il Colle del Morto e toccato il Rifugio Prati Fiorentini, si prosegue fino all’antico insediamento di pastori in quota di S.Geminiano, importante anello per lo sci di fondo. Di qui s’imbocca brevemente la strada bianca fino ad un bivio a sinistra che sale dolcemente fino al crinale 00/Sentiero Italia. Di qui si prende a sinistra ed in breve si giunge al Passo delle Radici, dove transita la Statale 486-324. S.Pellegrino in Alpe si raggiunge seguendo un sentiero che scende in versante garfagnino in corrispondenza delle piste di sci appena a sud del Passo.
Tempo di Percorrenza Dislivello in Salita Dislivello in discesa Difficoltà
6 ore più le soste
+800 m
– 240 m
E
Lascia un commento